Obiettivo Benessere – Il parere dell’esperta Filomena Maggino

Obiettivo Benessere – Il parere dell’esperta Filomena Maggino, membro del board scientifico della Glocal Think, Professore Ordinario di Statistica Sociale presso l’Università “La Sapienza” di Roma

Tra gli obiettivi della Glocal Think c’è il BENESSERE.

Ma di quale BENESSERE stiamo parlando? La logica di fondo che definisce la mission della Glocal Think, e che è alla base di progetti e iniziative, è la creazione di valore condiviso e sostenibile per il Territorio, attraverso connessioni professionali ed Istituzionali con tutti gli Stakeholders, per un BENESSERE INTEGRALE delle Persone.
Questo significa mettere al centro l’idea della QUALITÀ DELLA VITA nei territori attraverso un monitoraggio e una valutazione costanti sulla base di parametri concreti e misurabili, richiamando il progetto BES (Benessere Equo e Sostenibile) dell’Istat.

Nel promuovere un lavoro finalizzato al BENESSERE a 360 gradi, attraverso progettualità che garantiscano quindi il benessere degli individui e dei luoghi. Ed è così che la Glocal Think opera sui territori e per i territori per il raggiungimento di una più ALTA QUALITÁ DELLA VITA.
Ne abbiamo parlato con l’esperta Filomena Maggino, membro del board scientifico della Glocal Think, Professore Ordinario di Statistica Sociale presso l’Università “La Sapienza” di Roma, Consigliera del Presidente del Consiglio G. Conte su temi di Statistica, Qualità della Vita, Sviluppo Sostenibile, Benessere Equo e Sostenibile, membro nel 2020 del Comitato di esperti in materia economica e sociale, istituito dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, per fronteggiare la cosiddetta “fase 2” dell’emergenza legata al Covid-19.

“Bisogna mettere al centro la vita dei cittadini”, ci racconta la Professoressa Maggino, il cui lavoro costituisce la parte più scientifica del board della Glocal Think, incentrato proprio sul benessere e sulla qualità della vita. “Bisogna partire dalla costruzione di nuovi indicatori del Benessere che valutino diversi aspetti della vita sociale compresi quelli più critici, con l’obiettivo di monitorarli e superarli.
Come la professoressa ha già illustrato in numerose pubblicazioni a livello nazionale e internazionale, il benessere è declinato secondo due prospettive, il benessere individuale, definito in termini di qualità della vita, e il benessere comunitario, definito in termini di qualità della società.
Il BENESSERE deve essere promosso non solo a livello nazionale ma anche e soprattutto a livello LOCALE.

Ed è qui che si inserisce l’esperienza di GLOCAL THINK.

“Riuscire ad avviare un impegno comune basato sul monitoraggio che sia da aiuto agli attori che agiscono su un territorio costituisce in questa fase una priorità, affinché siano valutati tutti quelli che sono gli aspetti rilevanti compresi quelli critici – continua la Professoressa.
L’attività che si propone è promettente e l’obiettivo è quello di offrire un modello che possa essere utile e condiviso per mettere al centro il Benessere dei cittadini. Non aver messo al centro delle decisioni pubbliche il benessere dei cittadini negli ultimi decenni ha messo il Paese in una tale situazione di fragilità che una epidemia, seppure aggressiva e pesante, si è successivamente trasformata in emergenza.

Allora qual è la vera sfida del futuro, Professoressa?
“Avere VISIONE. Solo con essa è possibile intraprendere iniziative concrete. Manca ancora una visione che metta al centro il Benessere e che consenta di rifondare un nuovo Umanesimo”.